Interessante. Com’era lavorare in una panetteria?
Il negozio del forno è un ambiente speciale, conoscevi tutti i clienti e potevi creare un rapporto personale con loro. Mi piaceva lavorare sia nel negozio che aiutare il proprietario quando c'era bisogno, anche dopo che ci siamo espansi.
E poi cosa è successo?
Successivamente sono stata contattata da un ragazzo che conoscevo che gestiva un ufficio tecnico, di controllo di gestione in un'azienda di produzione biomedicale.
E’ stata un'esperienza fortunata perché lavoravo per un'azienda giovane e dinamica che richiamava giovani da molte università europee.
Questo mi ha permesso di crescere professionalmente e anche come persona.
E poi?
Poi mi sono trasferita in una nota azienda di abbigliamento Carpigiana, dove ho lavorato come responsabile di magazzino.
Successivamente mi hanno contattato da un’azienda di ingrosso abbigliamento perché volevano automatizzare il processo di vendita e il magazzino.
Ho deciso di accettare la sfida e lì ho avuto l’occasione di portare avanti l'implementazione dei sistemi informativi conoscendo così i prodotti di Data e le persone che vi lavoravano.
Come sei arrivata in Data?
Data in quel periodo stava cercando una persona in sostituzione e mi proposero un colloquio, questo succedeva circa 23 anni fa.
Qual è stata la tua impressione del settore informatico quando hai iniziato?
Quando sono entrata in questo settore, abbiamo attraversato la transizione da DOS a Windows, poi è arrivato l'anno 2000, con l'illusione che tutti i programmi software smettessero improvvisamente di funzionare.
Successivamente, abbiamo affrontato il passaggio all'euro, sono stati anni di incredibili evoluzioni.
L'ultimo cambiamento significativo è stata l'introduzione della fatturazione elettronica, è stata una rivoluzione per tutti.
Ci siamo organizzati per fornire i programmi e la formazione necessaria affinchè tutti i nostri clienti fossero in grado di affrontare questo cambiamento serenamente.
Quanti siete nel reparto aziende adesso?
Ad oggi siamo in sette, compresa me.
Nel corso degli anni abbiamo costantemente aumentato il numero dei clienti ed anche il numero degli assistenti del nostro reparto.
Quali sono i cambiamenti intervenuti nel settore negli ultimi anni?
Le nuove tecnologie ci hanno permesso di migliorare l'assistenza in modi che non erano possibili vent'anni fa.
L'innovazione tecnologica ha resto tutto molto più "veloce", questo ci ha permesso ma anche obbligato ad acquisire nuove competenze e modificare i servizi che offriamo.
Cosa pensi succederà in futuro in questo campo?
Ora, guardando al futuro di Data, è difficile prevedere gli sviluppi dei servizi. Credo che l'evoluzione necessaria coinvolgerà maggiormente l'integrazione con altri sistemi, come macchinari per l'Industria 4.0 o app specializzate.
Tutto sta cambiando notevolmente e la parte di controllo di gestione e business intelligence diventerà sempre più cruciale, persino per le microimprese.
Quale pensi sia il valore aggiunto di data in questo futuro di cambiamenti?
Cerchiamo di offrire un servizio umano e personalizzato, adoperandoci sempre per superare le aspettative dei nostri clienti.
La collaborazione con i clienti è fondamentale, lavorare in sinergia con un approccio qualificato e compente ci permette di ottenere ottimi risultati come dimostrano i feedback positivi che riceviamo.
Chi è Cinzia, fuori da Data?
Oltre al mio lavoro, la mia vita al di fuori di Data è centrata sulla mia famiglia. Sono madre di due adolescenti, uno di 15 anni e uno di 12 anni. Sono in generale una persona curiosa e molte cose mi appassionano come la cucina, il mondo del vino e tantissimo il mondo della fitoterapia. Mi interesso alle erbe spontanee e alla medicina naturale, cercando sempre di approfondire la mia conoscenza e migliorare la qualità della vita per me e per chi mi è vicino.
Grazie Cinzia!