Dietro le quinte di Data - Incontra il nostro team

Oggi tocca ad Armando!


Forse l'intervista più difficile in assoluto fare per la difficoltà di stare seri e non ridere alle continue battute di Armando.


"Arma" come lo chiamiamo qui non è solo la persona che alleggerisce l'ambiente con il suo buon umore ma è anche il responsabile per il reparto sistemistico di Data.

Facciamogli qualche domanda!


Da quanti anni lavori in data?



Dal 2013. 2 anni come collaboratore esterno e poi sono diventato dipendente Data.


Cosa ti ha convinto al passaggio da libero professionista a ricoprire un ruolo interno a Data? 

Ho percepito l’onestà e i valori che stanno alla base del lavoro e dell'impegno all'interno dell'organizzazione aziendale e del rapporto con i clienti. Ma soprattutto a quanto questo sia spesso raro da trovare in un'azienda. 

Mansione preferita? 
A me piace venire a lavorare perché scherzo e disturbo tutti. 
Scherzi a parte mi piace risolvere i problemi e trovare la soluzione ai casi più difficili.
Seguire i nuovi progetti dalla fase di prevendita alla realizzazione

Hobby?
Mi piace fare sport, guido qualsiasi cosa su due ruote dai 17 pollici in poi, tutto tranne il monopattino.
Mi piace cucinare!

Ricetta preferita?  
Pastiera! Tra poco ne mangerò fino a scoppiare.
Mi piace talmente tanto che poi mi sento in colpa e devo fare sport.

Cosa vedi nel futuro del tuo reparto IT in DATA?
Sicuramente una crescita a livello tecnologico, nuove tecnologie cloud e servizi (Google Workspace, Microsoft 365 e virtualizzazione dei sistemi), lo sviluppo dei servizi già presenti (vedi pagina servizi) e una gran attenzione a tutto quello che è CYBER SECURITY.
Autore: Comunicazione Data 14 luglio 2025
👤 Ciao Dario!  Da quanto tempo sei in Data? È il tuo primo lavoro? Sì, è il mio primo lavoro. Sono in Data da pochi mesi, ho iniziato subito dopo aver finito la scuola. 🎓 Cosa hai studiato? Ho studiato Informatica all’Istituto Einaudi di Correggio 🚪 Come sei arrivato in Data? Dopo l’esame di maturità, ci è arrivata una mail da Monique che cercava curriculum. L’ho mandata, poi ho fatto il primo colloquio, poi un secondo… ed eccomi qua! 📆 Ricordi il primo giorno? Come ti sei sentito? Molto bene, mi sono sentito subito accolto. Quasi come una seconda casa.
Autore: Comunicazione Data 30 maggio 2025
Come un commercialista può semplificare (e potenziare) il suo lavoro con l’Intelligenza Artificiale La figura del commercialista sta attraversando una trasformazione profonda. Se un tempo era principalmente legata alla gestione contabile e fiscale, oggi il professionista è chiamato ad assumere un ruolo sempre più consulenziale, strategico e digitale. In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale (AI) può diventare un alleato potente. Non per sostituire il lavoro umano, ma per automatizzare le attività ripetitive, ridurre gli errori, risparmiare tempo e concentrarsi su ciò che davvero fa la differenza: il rapporto con il cliente e la visione d’insieme. Vediamo insieme come un commercialista può usare l’AI per lavorare meglio, più velocemente e con più precisione. 1. Elaborazione automatica dei documenti Quante ore si perdono a inserire manualmente fatture, ricevute, estratti conto? Con strumenti di AI per l’OCR (riconoscimento ottico dei caratteri), è possibile: digitalizzare automaticamente documenti cartacei, estrarre dati strutturati da PDF o immagini, alimentarli direttamente nei software gestionali. Il risultato? Meno tempo perso in data entry e meno margine d’errore. 2. Analisi predittiva e simulazioni fiscali Alcuni strumenti di AI sono in grado di analizzare i dati contabili storici di un’azienda e: prevedere flussi di cassa, simulare scenari fiscali, stimare anticipatamente imposte o contributi. Questo consente al commercialista di fornire consulenza proattiva, aiutando i clienti a prendere decisioni migliori, non solo a “mettere a posto i conti”. 3. Risposte automatiche e chatbot per lo studio Le domande ricorrenti da parte dei clienti sono spesso sempre le stesse: “Quando scade la prossima rata dell’IVA?” “Mi puoi rimandare il bilancio dell’anno scorso?” “Cosa devo fare per aprire una partita IVA?” Grazie a chatbot intelligenti, anche integrabili su WhatsApp o sul sito dello studio, è possibile fornire risposte automatiche e tempestive, senza togliere tempo al lavoro ad alto valore aggiunto. 4. Supporto alla scrittura e alla documentazione Con strumenti di AI generativa, come ChatGPT, è possibile: redigere bozze di comunicazioni ai clienti, creare modelli di lettere o relazioni, riassumere normative complesse o documenti lunghi. Questo consente di velocizzare la comunicazione e migliorare la chiarezza con cui si trasmettono informazioni anche complesse. 5. Controllo incrociato e rilevamento anomalie L’AI può supportare il controllo contabile evidenziando: incoerenze nei dati, transazioni sospette, scadenze dimenticate. Alcuni software gestionali integrano già funzioni di AI che segnalano possibili anomalie o suggeriscono azioni correttive. Serve essere esperti di tecnologia? No, ma serve curiosità Non è necessario essere sviluppatori o esperti informatici per iniziare a usare l’AI. Esistono oggi strumenti plug & play, molti dei quali integrabili nei software che i commercialisti già usano (come gestionali contabili, CRM, software di fatturazione). Il primo passo è la volontà di sperimentare. Conclusione: meno tempo sulle scartoffie, più valore per il cliente L’Intelligenza Artificiale non è “il futuro”: è già qui, e può aiutare concretamente i commercialisti a: ottimizzare i flussi di lavoro, offrire un servizio più efficiente e moderno, evolvere verso un ruolo più consulenziale. In un mercato sempre più competitivo, saper usare questi strumenti può fare la differenza tra restare fermi o crescere davvero.