🎙️ Dietro le quinte di Data: questa settimana facciamo due chiacchiere con Eleonora! 🌟




Eleonora, chi sei? Raccontaci di te.

Allora, sono la responsabile di Studio 4, che è un prodotto di Profis per la fatturazione e controllo di gestione degli studi e gestione dell’ antiriciclaggio. Mi occupo della formazione ed in minor parte dell’ assistenza. Faccio anche demo di prodotto quindi, diciamo che i nuovi clienti, iniziano incontrando me e la Simo.


Da quanto tempo lavori qui?

Dal 2014, quindi quest'anno sono dieci anni. Non mi piace essere al centro dell’attenzione, ma ringrazio chi mi ricorda questo anniversario ;)


Come sei arrivata in Data?

Per caso. È stata Rossella, che lavorava qui, a segnalarmi l'opportunità. Avevo già mandato in giro curriculum per conto mio quando mi sono trasferita qui, ma grazie a lei, sono stata contattata subito da Data. Dopo il colloquio, sono partita a lavorare praticamente subito.




Parlami di quello che fai, nel dettaglio. C’è un aspetto del tuo lavoro che preferisci?
Mi piace molto avere a che fare con le persone. Sono molto aperta, mi piace condividere e mettere del mio in quello che faccio, sia in formazione, in assistenza o in demo. Non ho una preferenza assoluta tra le varie attività; mi piace darmi da fare, sentirmi utile e vedere che dall’altra parte questa cosa è apprezzata.

C’è qualcosa di difficile nel tuo lavoro?
Nascondere quello che penso! Cerco di essere neutrale sul lavoro, ma non sempre ci riesco. Questo è il mio grande limite. Per il resto non mi spaventa nulla: le cose nuove si imparano, con le persone ci si confronta.

E fuori dal lavoro, chi è Eleonora?
Sono una moglie, una mamma e un’amica. Per me le amicizie sono importanti quanto il rapporto con il mio compagno. Sono anche la consulente tecnologica della mia famiglia: per qualsiasi cosa, da un acquisto online a problemi con il cellulare! 

Hai degli animali domestici?
Abbiamo una tartaruga di terra di un annetto che si chiama Perla. Le ha dato il nome mia figlia Rebecca perché per lei è una cosa preziosa, quindi l’ha chiamata così. La teniamo in casa e le abbiamo comprato una lampada a raggi UV che simula la luce del sole, perché è ancora troppo piccola per andare in letargo!

Sogni o obiettivi per il futuro?
Essere una persona migliore. Ho intrapreso un percorso di crescita personale che mi piace tantissimo. È una continua sfida, ogni obiettivo ne apre un altro. Negli anni ho capito che è importante guardarsi dentro prima di guardare fuori. 
Poi vorrei vincere tantissimi soldi per aiutare le persone che conosco che sono in difficoltà, mi piacerebbe poter essere più di aiuto.

Che bello. E un obiettivo a livello lavorativo?
Crescere professionalmente, anche in settori diversi dal mio, per espandere la mia cultura e le mie competenze.
Grazie, Eleonora. È stato un piacere!

Autore: Comunicazione Data 30 maggio 2025
Come un commercialista può semplificare (e potenziare) il suo lavoro con l’Intelligenza Artificiale La figura del commercialista sta attraversando una trasformazione profonda. Se un tempo era principalmente legata alla gestione contabile e fiscale, oggi il professionista è chiamato ad assumere un ruolo sempre più consulenziale, strategico e digitale. In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale (AI) può diventare un alleato potente. Non per sostituire il lavoro umano, ma per automatizzare le attività ripetitive, ridurre gli errori, risparmiare tempo e concentrarsi su ciò che davvero fa la differenza: il rapporto con il cliente e la visione d’insieme. Vediamo insieme come un commercialista può usare l’AI per lavorare meglio, più velocemente e con più precisione. 1. Elaborazione automatica dei documenti Quante ore si perdono a inserire manualmente fatture, ricevute, estratti conto? Con strumenti di AI per l’OCR (riconoscimento ottico dei caratteri), è possibile: digitalizzare automaticamente documenti cartacei, estrarre dati strutturati da PDF o immagini, alimentarli direttamente nei software gestionali. Il risultato? Meno tempo perso in data entry e meno margine d’errore. 2. Analisi predittiva e simulazioni fiscali Alcuni strumenti di AI sono in grado di analizzare i dati contabili storici di un’azienda e: prevedere flussi di cassa, simulare scenari fiscali, stimare anticipatamente imposte o contributi. Questo consente al commercialista di fornire consulenza proattiva, aiutando i clienti a prendere decisioni migliori, non solo a “mettere a posto i conti”. 3. Risposte automatiche e chatbot per lo studio Le domande ricorrenti da parte dei clienti sono spesso sempre le stesse: “Quando scade la prossima rata dell’IVA?” “Mi puoi rimandare il bilancio dell’anno scorso?” “Cosa devo fare per aprire una partita IVA?” Grazie a chatbot intelligenti, anche integrabili su WhatsApp o sul sito dello studio, è possibile fornire risposte automatiche e tempestive, senza togliere tempo al lavoro ad alto valore aggiunto. 4. Supporto alla scrittura e alla documentazione Con strumenti di AI generativa, come ChatGPT, è possibile: redigere bozze di comunicazioni ai clienti, creare modelli di lettere o relazioni, riassumere normative complesse o documenti lunghi. Questo consente di velocizzare la comunicazione e migliorare la chiarezza con cui si trasmettono informazioni anche complesse. 5. Controllo incrociato e rilevamento anomalie L’AI può supportare il controllo contabile evidenziando: incoerenze nei dati, transazioni sospette, scadenze dimenticate. Alcuni software gestionali integrano già funzioni di AI che segnalano possibili anomalie o suggeriscono azioni correttive. Serve essere esperti di tecnologia? No, ma serve curiosità Non è necessario essere sviluppatori o esperti informatici per iniziare a usare l’AI. Esistono oggi strumenti plug & play, molti dei quali integrabili nei software che i commercialisti già usano (come gestionali contabili, CRM, software di fatturazione). Il primo passo è la volontà di sperimentare. Conclusione: meno tempo sulle scartoffie, più valore per il cliente L’Intelligenza Artificiale non è “il futuro”: è già qui, e può aiutare concretamente i commercialisti a: ottimizzare i flussi di lavoro, offrire un servizio più efficiente e moderno, evolvere verso un ruolo più consulenziale. In un mercato sempre più competitivo, saper usare questi strumenti può fare la differenza tra restare fermi o crescere davvero.
Autore: Comunicazione Data 30 maggio 2025
Quando tutto funziona, raramente ci pensiamo. Ma basta che una rete vada giù, un file non si apra o una mail non parta… ed ecco che ci ricordiamo quanto sia importante il reparto IT. Spesso considerato una presenza silenziosa e "dietro le quinte", il team IT è in realtà il motore digitale che permette a un'azienda di funzionare, evolversi e proteggersi. In questa puntata del nostro podcast Data Carpi ne abbiamo parlato con Armando, professionista IT che lavora ogni giorno per garantire che tutto, davvero tutto, continui a girare. Cosa fa davvero un reparto IT? Non si tratta solo di “riparare i computer” o rispondere alle richieste di assistenza tecnica. Il reparto IT gestisce infrastrutture complesse, protegge i dati aziendali, sviluppa soluzioni digitali personalizzate e garantisce la continuità operativa. È un lavoro che mescola competenze tecniche, attenzione alla sicurezza e visione strategica. Tecnologia al servizio della crescita Negli ultimi anni, il ruolo dell’IT è cambiato profondamente. Non è più solo un supporto, ma un attore strategico. Un buon reparto IT: automatizza processi ripetitivi, migliora la collaborazione tra team, riduce i tempi e i costi operativi, propone soluzioni innovative per rispondere alle sfide del mercato. Un esempio concreto? La centralizzazione della gestione documentale può sembrare un intervento tecnico, ma ha impatti enormi: meno errori, più velocità, maggiore tracciabilità. E, di conseguenza, un’azienda più agile. Sicurezza, un tema sempre più centrale In un’epoca in cui ogni azienda è anche un’azienda digitale, la cybersecurity non è un optional. Phishing, ransomware, attacchi informatici sono all’ordine del giorno. Per difendersi servono: strumenti tecnologici avanzati, piani di backup e continuità, e soprattutto formazione continua del personale. Puoi avere i migliori sistemi del mondo, ma se chi li usa non è consapevole dei rischi, sei comunque vulnerabile L’IT e le nuove sfide: smart working, cloud, intelligenza artificiale Lo scenario si è evoluto: oggi il lavoro è sempre più ibrido e distribuito, le infrastrutture si spostano nel cloud e tecnologie come l’intelligenza artificiale aprono nuove possibilità. Il reparto IT deve essere pronto a gestire questa complessità, bilanciando innovazione e sicurezza, flessibilità e controllo. Conclusione: più visione, meno emergenze Il reparto IT è molto più di un “pronto soccorso tecnologico”. È una risorsa strategica per la trasformazione digitale dell’azienda. Collaborare con il team IT non significa solo “chiedere aiuto”, ma costruire insieme soluzioni che semplificano il lavoro, migliorano i risultati e rendono l’organizzazione più sicura. Il futuro delle aziende passa anche da qui: da un reparto IT che lavora con tutti, per tutti.