Filippo parlaci un po' di te. Chi è Filippo in Data?

Sono Filippo, ho 23 anni e lavoro in Data da quasi 2 anni.

Mi occupo di assistenza nell’ufficio professionisti.

Durante il mio percorso scolastico, ho avuto l'opportunità di partecipare a un corso tenuto da Rossella, che mi ha colpito positivamente. Quando ho deciso di cercare un'opportunità lavorativa, ho pensato a Data e ho fatto un colloquio che ha portato alla mia assunzione.

Sono stato assegnato inizialmente al reparto aziende, dove ho trascorso un anno di tirocinio e sei mesi di lavoro prima di passare al reparto professionisti.


Qual è stata la tua esperienza lavorativa prima di Data?
Filippo: Prima di Data, ho lavorato in un'azienda di Correggio. Ho iniziato a lavorare lì durante il periodo delle superiori come progetto di alternanza scuola/lavoro e poi ho dato una mano per alcuni mesi dopo essermi diplomato.
Mi occupavo del magazzino verticale automatizzato.
 
Cosa hai studiato e dove?
Filippo: Ho studiato Economia, Finanza e Marketing all’Istituto Einaudi di Correggio.
 
Qual è il tuo ruolo attuale?
Filippo: Adesso mi sto occupando di SisLink, che è un prodotto Sistemi che consente la trasmissione di alcune tipologie di dati tra i prodotti Sistemi. 
Supporto i miei colleghi nell’assistenza di Profis e Quadra per i clienti e studi professionali.
 
Come ti trovi a lavorare in Data?
Filippo: Mi trovo bene, anche se all'inizio ho dovuto affrontare alcune difficoltà nel comprendere i processi aziendali. Tuttavia, ho imparato molto e ora mi sento più sicuro nel mio ruolo.
Apprezzo molto il rapporto con i clienti poiché ci consente di fornire assistenza e supporto al loro lavoro, creando inevitabilmente un legame positivo con loro.
 
Quali sono i tuoi hobby al di fuori del lavoro?
Filippo: Al di fuori del lavoro, mi piace fare sport come la palestra e il basket. Gioco anche a calcetto con gli amici. Mi piace anche giocare ai videogiochi, e attualmente sto apprezzando particolarmente Ghost of Tsushima e l'affascinante storia del suo protagonista.
 
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Filippo: Il mio sogno è aprire una mia ditta assieme ai miei amici, per la gestione di attività sportive come scuole di ballo e palestre.
 
Se potessi dare un consiglio a qualcuno di giovane che vuole lavorare in Data, quale sarebbe?
Filippo: Consiglierei di essere umili sulle proprie competenze e di essere pronti ad imparare nuove cose. L'esperienza sul campo è fondamentale e spesso va oltre ciò che si apprende a scuola. Bisogna essere pronti ad adattarsi e ad evolvere.

 
Grazie Filippo!


Autore: Comunicazione Data 14 luglio 2025
👤 Ciao Dario!  Da quanto tempo sei in Data? È il tuo primo lavoro? Sì, è il mio primo lavoro. Sono in Data da pochi mesi, ho iniziato subito dopo aver finito la scuola. 🎓 Cosa hai studiato? Ho studiato Informatica all’Istituto Einaudi di Correggio 🚪 Come sei arrivato in Data? Dopo l’esame di maturità, ci è arrivata una mail da Monique che cercava curriculum. L’ho mandata, poi ho fatto il primo colloquio, poi un secondo… ed eccomi qua! 📆 Ricordi il primo giorno? Come ti sei sentito? Molto bene, mi sono sentito subito accolto. Quasi come una seconda casa.
Autore: Comunicazione Data 30 maggio 2025
Come un commercialista può semplificare (e potenziare) il suo lavoro con l’Intelligenza Artificiale La figura del commercialista sta attraversando una trasformazione profonda. Se un tempo era principalmente legata alla gestione contabile e fiscale, oggi il professionista è chiamato ad assumere un ruolo sempre più consulenziale, strategico e digitale. In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale (AI) può diventare un alleato potente. Non per sostituire il lavoro umano, ma per automatizzare le attività ripetitive, ridurre gli errori, risparmiare tempo e concentrarsi su ciò che davvero fa la differenza: il rapporto con il cliente e la visione d’insieme. Vediamo insieme come un commercialista può usare l’AI per lavorare meglio, più velocemente e con più precisione. 1. Elaborazione automatica dei documenti Quante ore si perdono a inserire manualmente fatture, ricevute, estratti conto? Con strumenti di AI per l’OCR (riconoscimento ottico dei caratteri), è possibile: digitalizzare automaticamente documenti cartacei, estrarre dati strutturati da PDF o immagini, alimentarli direttamente nei software gestionali. Il risultato? Meno tempo perso in data entry e meno margine d’errore. 2. Analisi predittiva e simulazioni fiscali Alcuni strumenti di AI sono in grado di analizzare i dati contabili storici di un’azienda e: prevedere flussi di cassa, simulare scenari fiscali, stimare anticipatamente imposte o contributi. Questo consente al commercialista di fornire consulenza proattiva, aiutando i clienti a prendere decisioni migliori, non solo a “mettere a posto i conti”. 3. Risposte automatiche e chatbot per lo studio Le domande ricorrenti da parte dei clienti sono spesso sempre le stesse: “Quando scade la prossima rata dell’IVA?” “Mi puoi rimandare il bilancio dell’anno scorso?” “Cosa devo fare per aprire una partita IVA?” Grazie a chatbot intelligenti, anche integrabili su WhatsApp o sul sito dello studio, è possibile fornire risposte automatiche e tempestive, senza togliere tempo al lavoro ad alto valore aggiunto. 4. Supporto alla scrittura e alla documentazione Con strumenti di AI generativa, come ChatGPT, è possibile: redigere bozze di comunicazioni ai clienti, creare modelli di lettere o relazioni, riassumere normative complesse o documenti lunghi. Questo consente di velocizzare la comunicazione e migliorare la chiarezza con cui si trasmettono informazioni anche complesse. 5. Controllo incrociato e rilevamento anomalie L’AI può supportare il controllo contabile evidenziando: incoerenze nei dati, transazioni sospette, scadenze dimenticate. Alcuni software gestionali integrano già funzioni di AI che segnalano possibili anomalie o suggeriscono azioni correttive. Serve essere esperti di tecnologia? No, ma serve curiosità Non è necessario essere sviluppatori o esperti informatici per iniziare a usare l’AI. Esistono oggi strumenti plug & play, molti dei quali integrabili nei software che i commercialisti già usano (come gestionali contabili, CRM, software di fatturazione). Il primo passo è la volontà di sperimentare. Conclusione: meno tempo sulle scartoffie, più valore per il cliente L’Intelligenza Artificiale non è “il futuro”: è già qui, e può aiutare concretamente i commercialisti a: ottimizzare i flussi di lavoro, offrire un servizio più efficiente e moderno, evolvere verso un ruolo più consulenziale. In un mercato sempre più competitivo, saper usare questi strumenti può fare la differenza tra restare fermi o crescere davvero.