Rossella, parlaci un po' di te.

Vediamo… Da dove posso cominciare?

Sono Rossella, lavoro nel reparto aziende di Data e lavoro qui da 34 anni.

… ah a Giugno andrò in pensione!

 

In pensione? Ma sei giovanissima!

(Ride) … bè grazie! Ho iniziato a lavorare molto presto. Avevo 15 anni.

 

Parlaci un po' della tua esperienza lavorativa.

Ho iniziato a lavorare a 15 anni nella vecchia concessionaria Olivetti, entrando nel settore amministrativo.

Hai frequentato un corso specifico?

Sì, dopo le medie ho seguito un corso di due anni. Non ho avuto una grande esperienza scolastica in termini di metodo di studio, ma ho deciso di specializzarmi nel campo dell'informatica fin da piccola. Ricordo ancora chiaramente il volantino della scuola che mia madre mi portò a casa, dove si pubblicizzava un corso contabile in cui si utilizzavano i primi elaboratori elettronici..

Hai assistito all'evoluzione dell'informatica dai primi PC Olivetti fino ai giorni nostri.

Esatto! È stato molto bello vedere il mondo dell'informatica trasformarsi così radicalmente nel corso degli anni. Dalle schede perforate fino alle tecnologie attuali, ho vissuto ogni passaggio e ho avuto la fortuna di lavorare con diverse tecnologie nel corso della mia carriera.
Ho iniziato con la contabilità e successivamente ho imparato un po’ di programmazione, ma soprattutto ho imparato a parlare con i clienti. 
Il mio obiettivo sin da giovane era lavorare con i computer.

Da dove nasce questa passione?

Non lo so esattamente, ma sin da bambina ero affascinata dal potenziale dei computer. È stata una scelta naturale per me.

 Hai visto crescere anche il reparto Aziende di Data, da quando hai iniziato fino ad oggi.

Assolutamente! Ho avuto l'opportunità di lavorare con clienti di diverse dimensioni e settori, imparando sempre qualcosa di nuovo. Inizialmente l’assistenza non era suddivisa tra Aziende e Professionisti ma si faceva assistenza indistintamente su tutti i programmi. È stato un percorso molto bello che mi ha dato la possibilità di crescere professionalmente e di conoscere tante persone. Successivamente l’Azienda ha deciso di suddividere i reparti tra Aziende e Professionisti, così da potersi specializzare in un settore ben preciso e fornire così una assistenza più specifica.
Con l'arrivo delle nuove tecnologie e del Covid, il modo di lavorare è cambiato notevolmente.
La pandemia ha accelerato il passaggio al lavoro remoto e ha reso le comunicazioni digitali ancora più cruciali. Abbiamo dovuto adattarci e trovare nuovi modi per assistere i clienti.

Come vivi l'idea di andare in pensione dopo così tanti anni di lavoro?

È un mix di emozioni. Non riesco ancora a rendermi conto di lasciare il lavoro, ma sono pronta per nuove sfide e per godermi un po' di tempo libero.
Mi potrò dedicare a quello che mi piace fare che poi non è nulla di di eccezionale: dei gran giri in bici, Mountain Bike, e finchè i piedi me lo permettono ballerò latini americani.

Hai qualche consiglio per i tuoi colleghi?

Ai miei colleghi, consiglio di mantenere sempre un rapporto empatico con i clienti e di mettere al centro del proprio lavoro la loro fiducia.
Non sempre si ha la risposta al quesito del cliente (siamo comunque esseri umani) ma è importante fargli capire che il suo problema è importante anche per noi e che si farà tutto il necessario per risolverlo.
Questo secondo me paga più di tante altre cose.
A tutti i miei colleghi vorrei dire una cosa importante a cui tengo molto .. vorrei ringraziarli tutti, dal profondo del cuore, perché mi sono sempre stati molto vicini in un periodo molto buio della mia vita e quale occasione migliore di questa per dirgli GRAZIE..

E ai clienti vuoi dire qualcosa?

Voglio ringraziare i miei clienti per il percorso che abbiamo fatto insieme e per avermi aiutato a crescere professionalmente e anche personalmente.

Rossella, ti ringrazio per questa chiacchierata e ti auguro il meglio per il tuo futuro!

Grazie a te! È stato un piacere parlare con te.
Autore: Comunicazione Data 30 maggio 2025
Come un commercialista può semplificare (e potenziare) il suo lavoro con l’Intelligenza Artificiale La figura del commercialista sta attraversando una trasformazione profonda. Se un tempo era principalmente legata alla gestione contabile e fiscale, oggi il professionista è chiamato ad assumere un ruolo sempre più consulenziale, strategico e digitale. In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale (AI) può diventare un alleato potente. Non per sostituire il lavoro umano, ma per automatizzare le attività ripetitive, ridurre gli errori, risparmiare tempo e concentrarsi su ciò che davvero fa la differenza: il rapporto con il cliente e la visione d’insieme. Vediamo insieme come un commercialista può usare l’AI per lavorare meglio, più velocemente e con più precisione. 1. Elaborazione automatica dei documenti Quante ore si perdono a inserire manualmente fatture, ricevute, estratti conto? Con strumenti di AI per l’OCR (riconoscimento ottico dei caratteri), è possibile: digitalizzare automaticamente documenti cartacei, estrarre dati strutturati da PDF o immagini, alimentarli direttamente nei software gestionali. Il risultato? Meno tempo perso in data entry e meno margine d’errore. 2. Analisi predittiva e simulazioni fiscali Alcuni strumenti di AI sono in grado di analizzare i dati contabili storici di un’azienda e: prevedere flussi di cassa, simulare scenari fiscali, stimare anticipatamente imposte o contributi. Questo consente al commercialista di fornire consulenza proattiva, aiutando i clienti a prendere decisioni migliori, non solo a “mettere a posto i conti”. 3. Risposte automatiche e chatbot per lo studio Le domande ricorrenti da parte dei clienti sono spesso sempre le stesse: “Quando scade la prossima rata dell’IVA?” “Mi puoi rimandare il bilancio dell’anno scorso?” “Cosa devo fare per aprire una partita IVA?” Grazie a chatbot intelligenti, anche integrabili su WhatsApp o sul sito dello studio, è possibile fornire risposte automatiche e tempestive, senza togliere tempo al lavoro ad alto valore aggiunto. 4. Supporto alla scrittura e alla documentazione Con strumenti di AI generativa, come ChatGPT, è possibile: redigere bozze di comunicazioni ai clienti, creare modelli di lettere o relazioni, riassumere normative complesse o documenti lunghi. Questo consente di velocizzare la comunicazione e migliorare la chiarezza con cui si trasmettono informazioni anche complesse. 5. Controllo incrociato e rilevamento anomalie L’AI può supportare il controllo contabile evidenziando: incoerenze nei dati, transazioni sospette, scadenze dimenticate. Alcuni software gestionali integrano già funzioni di AI che segnalano possibili anomalie o suggeriscono azioni correttive. Serve essere esperti di tecnologia? No, ma serve curiosità Non è necessario essere sviluppatori o esperti informatici per iniziare a usare l’AI. Esistono oggi strumenti plug & play, molti dei quali integrabili nei software che i commercialisti già usano (come gestionali contabili, CRM, software di fatturazione). Il primo passo è la volontà di sperimentare. Conclusione: meno tempo sulle scartoffie, più valore per il cliente L’Intelligenza Artificiale non è “il futuro”: è già qui, e può aiutare concretamente i commercialisti a: ottimizzare i flussi di lavoro, offrire un servizio più efficiente e moderno, evolvere verso un ruolo più consulenziale. In un mercato sempre più competitivo, saper usare questi strumenti può fare la differenza tra restare fermi o crescere davvero.
Autore: Comunicazione Data 30 maggio 2025
Quando tutto funziona, raramente ci pensiamo. Ma basta che una rete vada giù, un file non si apra o una mail non parta… ed ecco che ci ricordiamo quanto sia importante il reparto IT. Spesso considerato una presenza silenziosa e "dietro le quinte", il team IT è in realtà il motore digitale che permette a un'azienda di funzionare, evolversi e proteggersi. In questa puntata del nostro podcast Data Carpi ne abbiamo parlato con Armando, professionista IT che lavora ogni giorno per garantire che tutto, davvero tutto, continui a girare. Cosa fa davvero un reparto IT? Non si tratta solo di “riparare i computer” o rispondere alle richieste di assistenza tecnica. Il reparto IT gestisce infrastrutture complesse, protegge i dati aziendali, sviluppa soluzioni digitali personalizzate e garantisce la continuità operativa. È un lavoro che mescola competenze tecniche, attenzione alla sicurezza e visione strategica. Tecnologia al servizio della crescita Negli ultimi anni, il ruolo dell’IT è cambiato profondamente. Non è più solo un supporto, ma un attore strategico. Un buon reparto IT: automatizza processi ripetitivi, migliora la collaborazione tra team, riduce i tempi e i costi operativi, propone soluzioni innovative per rispondere alle sfide del mercato. Un esempio concreto? La centralizzazione della gestione documentale può sembrare un intervento tecnico, ma ha impatti enormi: meno errori, più velocità, maggiore tracciabilità. E, di conseguenza, un’azienda più agile. Sicurezza, un tema sempre più centrale In un’epoca in cui ogni azienda è anche un’azienda digitale, la cybersecurity non è un optional. Phishing, ransomware, attacchi informatici sono all’ordine del giorno. Per difendersi servono: strumenti tecnologici avanzati, piani di backup e continuità, e soprattutto formazione continua del personale. Puoi avere i migliori sistemi del mondo, ma se chi li usa non è consapevole dei rischi, sei comunque vulnerabile L’IT e le nuove sfide: smart working, cloud, intelligenza artificiale Lo scenario si è evoluto: oggi il lavoro è sempre più ibrido e distribuito, le infrastrutture si spostano nel cloud e tecnologie come l’intelligenza artificiale aprono nuove possibilità. Il reparto IT deve essere pronto a gestire questa complessità, bilanciando innovazione e sicurezza, flessibilità e controllo. Conclusione: più visione, meno emergenze Il reparto IT è molto più di un “pronto soccorso tecnologico”. È una risorsa strategica per la trasformazione digitale dell’azienda. Collaborare con il team IT non significa solo “chiedere aiuto”, ma costruire insieme soluzioni che semplificano il lavoro, migliorano i risultati e rendono l’organizzazione più sicura. Il futuro delle aziende passa anche da qui: da un reparto IT che lavora con tutti, per tutti.