Dietro le quinte di DATA!


Oggi intervistiamo Alberto Vezzani, Tecnico Software Gestionali per il reparto aziende.

Parlaci di te e del tuo ruolo in Data.

Ciao Alessandra, grazie per questa intervista. Lavoro in Data dal 2009 e mi occupo principalmente della formazione, consulenza e assistenza di tutto quello che riguarda i Software aziendali Sistemi.
Negli ultimi anni il mio ruolo è leggermente cambiato, diciamo che con l’esperienza la mia mansione si è indirizzata verso aziende medio/grandi che comportando un lavoro maggiore di analisi e stesura dei progetti diventando molto impegnativo ma anche ricco di soddisfazioni.

Anche tu, come molti, hai studiato informatica?

In realtà no. Ho studiato ragioneria, percorso amministrativo.
Il mio primo lavoro è stato "magazziniere" in una tintoria poi un amico mi portò con sé a lavorare nell’azienda informatica in cui era assunto insegnandomi da zero questo mestiere. All’epoca sapevo a malapena accendere il pc.
Sono molto grato a questa persona e a quell’esperienza che mi hanno permesso di arricchire il mio bagaglio di competenze avvicinandomi a ciò che oggi è il mio mestiere.

Cosa è per te Data?

Data per me rappresenta quei colleghi, quell’azienda, quel modo di lavorare in armonia che ti permettono di svegliarti al mattino con il buon umore.
Lavorare è necessario, ma farlo in un ambiente sereno come Data, offre stimoli e iniziativa favorendo buona qualità di vita e lavoro.

Alberto: Posso raccontare un aneddoto?

Sono stato assunto in gennaio 2009 e feci i colloqui prima del periodo natalizio.
Ricordo che mi invitarono alla cena aziendale prima di iniziare a lavorare.
Ovviamente partecipai alla cena e andò tutto per il meglio.
Questo lo ricordo molto volentieri e dice molto del clima che c’è qui.

Chi è Alberto fuori da Data?

Fuori sono un appassionato di musica in generale, ascolto di tutto, anche se il rock mi attira di più… il mio capello lungo è un omaggio a Kurt Cobain e agli anni 90 (Ride).
Mi piace molto andare ai concerti, ne ho visti tanti, gli ultimi per esempio sono stati i Green Day, Brian Adams e gli Editors.
Non sono un tipo da spiaggia, ma adoro il mare e le lunghe passeggiate al tramonto.

Altre passioni?

Si, la pallacanestro! Oltre ad averci giocato per anni, seguo spesso le partite della Pallacanestro Reggiana. Ricordo che fin da piccolo mio padre mi portava a Reggio per assistere alle partite. Mi piace comunque lo sport in generale e lo guardo sempre volentieri in tv, credo che sia una scuola di vita. Anche l’arte mi intriga, che sia un dipinto, una fotografia, un monumento, un fumetto…veramente tutto molto interessante.
Questa passione è merito della mia compagna che mi apre a nuovi orizzonti.

Un sogno da realizzare?

Oltre alla casa in riva al mare…beh…siccome viaggio poco, vorrei fare un bel viaggio come si deve nelle Americhe o in Giappone. Mi accontento anche del Nord Europa eh.

Grazie Alberto!
Autore: Comunicazione Data 14 luglio 2025
👤 Ciao Dario!  Da quanto tempo sei in Data? È il tuo primo lavoro? Sì, è il mio primo lavoro. Sono in Data da pochi mesi, ho iniziato subito dopo aver finito la scuola. 🎓 Cosa hai studiato? Ho studiato Informatica all’Istituto Einaudi di Correggio 🚪 Come sei arrivato in Data? Dopo l’esame di maturità, ci è arrivata una mail da Monique che cercava curriculum. L’ho mandata, poi ho fatto il primo colloquio, poi un secondo… ed eccomi qua! 📆 Ricordi il primo giorno? Come ti sei sentito? Molto bene, mi sono sentito subito accolto. Quasi come una seconda casa.
Autore: Comunicazione Data 30 maggio 2025
Come un commercialista può semplificare (e potenziare) il suo lavoro con l’Intelligenza Artificiale La figura del commercialista sta attraversando una trasformazione profonda. Se un tempo era principalmente legata alla gestione contabile e fiscale, oggi il professionista è chiamato ad assumere un ruolo sempre più consulenziale, strategico e digitale. In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale (AI) può diventare un alleato potente. Non per sostituire il lavoro umano, ma per automatizzare le attività ripetitive, ridurre gli errori, risparmiare tempo e concentrarsi su ciò che davvero fa la differenza: il rapporto con il cliente e la visione d’insieme. Vediamo insieme come un commercialista può usare l’AI per lavorare meglio, più velocemente e con più precisione. 1. Elaborazione automatica dei documenti Quante ore si perdono a inserire manualmente fatture, ricevute, estratti conto? Con strumenti di AI per l’OCR (riconoscimento ottico dei caratteri), è possibile: digitalizzare automaticamente documenti cartacei, estrarre dati strutturati da PDF o immagini, alimentarli direttamente nei software gestionali. Il risultato? Meno tempo perso in data entry e meno margine d’errore. 2. Analisi predittiva e simulazioni fiscali Alcuni strumenti di AI sono in grado di analizzare i dati contabili storici di un’azienda e: prevedere flussi di cassa, simulare scenari fiscali, stimare anticipatamente imposte o contributi. Questo consente al commercialista di fornire consulenza proattiva, aiutando i clienti a prendere decisioni migliori, non solo a “mettere a posto i conti”. 3. Risposte automatiche e chatbot per lo studio Le domande ricorrenti da parte dei clienti sono spesso sempre le stesse: “Quando scade la prossima rata dell’IVA?” “Mi puoi rimandare il bilancio dell’anno scorso?” “Cosa devo fare per aprire una partita IVA?” Grazie a chatbot intelligenti, anche integrabili su WhatsApp o sul sito dello studio, è possibile fornire risposte automatiche e tempestive, senza togliere tempo al lavoro ad alto valore aggiunto. 4. Supporto alla scrittura e alla documentazione Con strumenti di AI generativa, come ChatGPT, è possibile: redigere bozze di comunicazioni ai clienti, creare modelli di lettere o relazioni, riassumere normative complesse o documenti lunghi. Questo consente di velocizzare la comunicazione e migliorare la chiarezza con cui si trasmettono informazioni anche complesse. 5. Controllo incrociato e rilevamento anomalie L’AI può supportare il controllo contabile evidenziando: incoerenze nei dati, transazioni sospette, scadenze dimenticate. Alcuni software gestionali integrano già funzioni di AI che segnalano possibili anomalie o suggeriscono azioni correttive. Serve essere esperti di tecnologia? No, ma serve curiosità Non è necessario essere sviluppatori o esperti informatici per iniziare a usare l’AI. Esistono oggi strumenti plug & play, molti dei quali integrabili nei software che i commercialisti già usano (come gestionali contabili, CRM, software di fatturazione). Il primo passo è la volontà di sperimentare. Conclusione: meno tempo sulle scartoffie, più valore per il cliente L’Intelligenza Artificiale non è “il futuro”: è già qui, e può aiutare concretamente i commercialisti a: ottimizzare i flussi di lavoro, offrire un servizio più efficiente e moderno, evolvere verso un ruolo più consulenziale. In un mercato sempre più competitivo, saper usare questi strumenti può fare la differenza tra restare fermi o crescere davvero.