Benvenuti a "Dietro le quinte di Data", la rubrica che si occupa di raccontare le persone straordinarie che lavorano in questa azienda. Oggi abbiamo il piacere di intervistare Francesco, un membro del team di assistenza e formazione clienti del reparto professionisti di Data. Scopriamo insieme la sua storia e i suoi interessi.


Ciao Francesco! Grazie per aver accettato di partecipare a questa intervista. Ci puoi dire da quanto tempo lavori in Data e di cosa ti occupi?


Ciao! Sono in Data dal 2018, quindi sono qui da circa 5 anni. Ho iniziato come stagista nel 2014, durante un periodo di formazione con Sara. Attualmente sono un Assistente Software Profis, mi occupo dell'assistenza e formazione dei clienti. Inizialmente ero nel reparto aziende e ho seguito tutta l’implementazione della fatturazione elettronica, ma dopo sei mesi ho avuto l’occasione di spostarmi nel reparto professionisti. Mi occupo principalmente di fornire supporto tecnico e soluzioni all’utilizzo del software per poter permettere ai clienti di sfruttare il software al 100% delle sue potenzialità.

Parlando di lavoro, hai menzionato che puoi fare smartworking due giorni a settimana. Quali vantaggi vedi in questa modalità di lavoro flessibile?

Uno dei vantaggi principali dello smartworking è che mi consente di gestire meglio il mio tempo e di evitare gli spostamenti. Posso organizzare la mia giornata in modo più flessibile e adattarla alle mie esigenze personali.

Oltre al tuo lavoro, quali sono le tue passioni e gli hobby che coltivi?

Adoro stare vicino al computer, sia per lavoro che per svago. Mi piace giocare a giochi di ruolo e altre attività simili. Non ho molto tempo libero, ma cerco sempre di trovarne un po'. Ah Inoltre, ho una passione per le escape room, e mi piacerebbe provare "Cronos Escape Inferno di Dante" a Bologna.

Cambiando argomento, praticare sport fa parte delle tue abitudini?

Sì, mi alleno regolarmente, ma non frequento una palestra classica. Preferisco un personal trainer e pratico gare della Spartan, a cui mi preparo tramite allenamento di calisthenics, che mi aiuta a conoscere i miei limiti e a superarli.

È davvero apprezzabile prendersi cura della propria salute. Hai mai sperimentato qualcosa che ti ha permesso di conoscere meglio te stesso?

Assolutamente! Nel mio lavoro, mi trovo spesso ad affrontare le aspettative dei clienti e i limiti degli altri. Mi considero un intermediario tra i clienti e il programma, quindi devo capire le loro esigenze per offrire soluzioni adeguate. Questo mi ha permesso di sviluppare una maggiore consapevolezza di me stesso e delle mie capacità di adattamento.

Ultima domanda! Hai un sogno nel cassetto che vorresti realizzare?

Assolutamente sì! Ho tanti sogni nel cassetto. Vorrei fare molti viaggi con la mia ragazza, e vivere esperienze fuori dal comune. In particolare, desidero andare in Giappone per almeno tre settimane, dove potermi immergere nella cultura e in un territorio magico.

E così si conclude la nostra intervista con Francesco, un membro prezioso del team di Data. Speriamo che questa incursione "dietro le quinte" abbia dato un'idea più chiara del suo ruolo e della sua personalità. Un grazie speciale a Francesco per aver condiviso con noi la sua storia e i suoi sogni. Continuate a seguirci per scoprire altre storie interessanti di persone straordinarie che lavorano in Data!
Autore: Comunicazione Data 14 luglio 2025
👤 Ciao Dario!  Da quanto tempo sei in Data? È il tuo primo lavoro? Sì, è il mio primo lavoro. Sono in Data da pochi mesi, ho iniziato subito dopo aver finito la scuola. 🎓 Cosa hai studiato? Ho studiato Informatica all’Istituto Einaudi di Correggio 🚪 Come sei arrivato in Data? Dopo l’esame di maturità, ci è arrivata una mail da Monique che cercava curriculum. L’ho mandata, poi ho fatto il primo colloquio, poi un secondo… ed eccomi qua! 📆 Ricordi il primo giorno? Come ti sei sentito? Molto bene, mi sono sentito subito accolto. Quasi come una seconda casa.
Autore: Comunicazione Data 30 maggio 2025
Come un commercialista può semplificare (e potenziare) il suo lavoro con l’Intelligenza Artificiale La figura del commercialista sta attraversando una trasformazione profonda. Se un tempo era principalmente legata alla gestione contabile e fiscale, oggi il professionista è chiamato ad assumere un ruolo sempre più consulenziale, strategico e digitale. In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale (AI) può diventare un alleato potente. Non per sostituire il lavoro umano, ma per automatizzare le attività ripetitive, ridurre gli errori, risparmiare tempo e concentrarsi su ciò che davvero fa la differenza: il rapporto con il cliente e la visione d’insieme. Vediamo insieme come un commercialista può usare l’AI per lavorare meglio, più velocemente e con più precisione. 1. Elaborazione automatica dei documenti Quante ore si perdono a inserire manualmente fatture, ricevute, estratti conto? Con strumenti di AI per l’OCR (riconoscimento ottico dei caratteri), è possibile: digitalizzare automaticamente documenti cartacei, estrarre dati strutturati da PDF o immagini, alimentarli direttamente nei software gestionali. Il risultato? Meno tempo perso in data entry e meno margine d’errore. 2. Analisi predittiva e simulazioni fiscali Alcuni strumenti di AI sono in grado di analizzare i dati contabili storici di un’azienda e: prevedere flussi di cassa, simulare scenari fiscali, stimare anticipatamente imposte o contributi. Questo consente al commercialista di fornire consulenza proattiva, aiutando i clienti a prendere decisioni migliori, non solo a “mettere a posto i conti”. 3. Risposte automatiche e chatbot per lo studio Le domande ricorrenti da parte dei clienti sono spesso sempre le stesse: “Quando scade la prossima rata dell’IVA?” “Mi puoi rimandare il bilancio dell’anno scorso?” “Cosa devo fare per aprire una partita IVA?” Grazie a chatbot intelligenti, anche integrabili su WhatsApp o sul sito dello studio, è possibile fornire risposte automatiche e tempestive, senza togliere tempo al lavoro ad alto valore aggiunto. 4. Supporto alla scrittura e alla documentazione Con strumenti di AI generativa, come ChatGPT, è possibile: redigere bozze di comunicazioni ai clienti, creare modelli di lettere o relazioni, riassumere normative complesse o documenti lunghi. Questo consente di velocizzare la comunicazione e migliorare la chiarezza con cui si trasmettono informazioni anche complesse. 5. Controllo incrociato e rilevamento anomalie L’AI può supportare il controllo contabile evidenziando: incoerenze nei dati, transazioni sospette, scadenze dimenticate. Alcuni software gestionali integrano già funzioni di AI che segnalano possibili anomalie o suggeriscono azioni correttive. Serve essere esperti di tecnologia? No, ma serve curiosità Non è necessario essere sviluppatori o esperti informatici per iniziare a usare l’AI. Esistono oggi strumenti plug & play, molti dei quali integrabili nei software che i commercialisti già usano (come gestionali contabili, CRM, software di fatturazione). Il primo passo è la volontà di sperimentare. Conclusione: meno tempo sulle scartoffie, più valore per il cliente L’Intelligenza Artificiale non è “il futuro”: è già qui, e può aiutare concretamente i commercialisti a: ottimizzare i flussi di lavoro, offrire un servizio più efficiente e moderno, evolvere verso un ruolo più consulenziale. In un mercato sempre più competitivo, saper usare questi strumenti può fare la differenza tra restare fermi o crescere davvero.